Investimenti in beni strumentali

Credito d’Imposta per beni strumentali: incentivi per l’innovazione digitale

Nel 2025 prosegue il programma di incentivi previsto dal piano “Transizione 4.0”, volto a sostenere le imprese che investono in beni strumentali (materiali), destinati all’innovazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

A chi è rivolto?

Il credito d’imposta è accessibile a tutte le imprese residenti nel territorio italiano, a prescindere da settore, dimensione o forma giuridica. Possono beneficiarne anche:

  • Stabili organizzazioni di soggetti non residenti

  • Esercenti arti e professioni

  • Imprese agricole e marittime (per beni tradizionali)

Sono escluse solo le imprese in liquidazione, fallimento o soggette a sanzioni interdittive secondo il D.lgs. 231/2001.

Cosa finanzia?

L’incentivo copre gli investimenti in:

  • Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Macchinari, impianti, dispositivi interconnessi – Allegato A)

    • Credito del 20% fino a 2,5 milioni €

    • 10% tra 2,5 e 10 milioni €

    • 5% tra 10 e 20 milioni €

Modalità di fruizione

Il credito d'imposta:

  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite F24

  • spetta per i beni materiali 4.0 in 3 quote annuali di pari importo;

  • è utilizzabile per gli investimenti nei beni "Industria 4.0" a decorrere dall'anno di avvenuta interconnessione;

  • la fruizione è subordinata alla presentazione di specifiche comunicazioni al MIMIT.

Requisiti e condizioni

Per beneficiare dell’incentivo è necessario che:

  • I beni siano nuovi, destinati a strutture produttive in Italia

  • Siano interconnessi ai sistemi aziendali

  • Venga prodotta una perizia tecnica asseverata o un attestato di conformità (non richiesta per beni sotto i 300.000 €: in questo caso è sufficiente la dichiarazione del legale rappresentante)

  • L’impresa sia in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con i versamenti contributivi

Come richiederlo

È stato introdotto un nuovo "Modello di comunicazione del credito d’imposta" (vedi decreto 24 aprile 2024).

La richiesta di compensazione deve essere inviata sia in via preventiva che in via consuntiva, per gli investimenti effettuati. Inoltre, va presentata unicamente tramite una funzionalità semplificata disponibile sul portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

Perché conviene?

  • Riduce il carico fiscale sugli investimenti

  • Incentiva l’adozione di tecnologie 4.0

  • Rende più competitiva la tua impresa

  • Procedura 100% digitale e centralizzata

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